L’organismo umano interagisce continuamente con l’ambiente esterno attraverso l’elaborazione di comportamenti adattativi, cioè di meccanismi di autoregolazione che avvengono spesso automaticamente e indipendentemente dalla consapevolezza della persona, poiché sono regolati dai sistemi neurovegetativo, endocrino ed immunitario. In alcuni casi invece questi processi sono regolati consapevolmente dal soggetto: ad esempio, dopo una corsa si può percepire il cuore battere più forte, oppure se un organo ha un problema si può sentire dolore; quando la persona percepisce questi segnali può agire per modificarli.
E’ proprio su questo concetto che si basa il biofeedback, il quale rende possibile l’applicazione di queste osservazioni anche quando i processi da modificare sono processi automatici, come nel caso della frequenza cardiaca, della tensione muscolare o della respirazione.